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Sezione Femminile, cella 23

15.08.2023 |
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#4 [la prima notte]
Signora Ludovica ? Signò ? Ma non dormite ? E’ tardi assai…
[Non riesco a chiudere occhio…]
Signò, forse Vi dà fastidio Pasqualina che russa ?
[No, no, povera..."
#1 (arrivo, presentazioni, sistemazione)Maronna, che emozione ! Accomodatevi, Signò, prego accomodateVi… Quale onore… Quale onore… Mamma quanto siete bella, Signò, molto più bella da o vero che nella foto in coppa al giornale, sembrate ‘a Venere di Butticiello.. Accomodatevi… Accomodatevi… Pasqualina, Pasqualinaaa, aiuta ‘a Signora ! Mantieni le cose sue mentre ‘a Superiora se ne esce…veloce, Pasqualì !
[mille grazie, siete veramente gentilissime]
Ma non dovete ringraziare, Signò, siamo noi che Vi ringraziamo per la vostra presenza, è un vero onore per noi… Scusate, sono tanto emozionata che non mi sono manco presentata, Signò. Io sono Maria Filomena, però mi chiamano tutti Filo. Lei è Pasqualina, mi raccomando chiamatela Pasqualina e no Pasqualona se no si offende. Siamo al Vostro completo servizio per rendere il meglio possibile il Vostro soggiorno in questo luogo tristo…
[siete davvero troppo gentili, non ho parole, io mi chiamo Ludovica, piacere di conoscervi]
Guardate, Signora Ludovica, abbiamo fatto una pulizia generale, Vi abbiamo lasciato l’armadietto più meglio e la branda singola, noi prendiamo le brande a castello, io vado sopra e Pasqualina sotto, perchè se issa cade dall’alto si ammazza…. Mo’ Vi aiutiamo a sistemare le cose Vostre e poi ci prendiamo un buon caffè… Ricordate che Pasqualina Vi farà il letto tutte le mattine…
[ma no, ma perchè ?]
Perchè Pasqualina è contenta di stare al servizio Vostro, è onorata, non Vi date pensiero. Nè Pasqualì, hai visto che bella tuta ha la Signora Ludovica ? E’ una tuta firmata, roba bella, di classe, no come la tuta tua che l’hai comprata dai ciainesi.
[Che bella tuta avete Signò, colore fussia, è bella a tuta e siete chiù bella assai Voi]
#2 (caffè, storie personali)
Signò, il caffè è quasi pronto, accomodatevi al tavolinetto. Vedete, la cella è piccola, ma è un piccolo biggiù, uno specchio, ci pensa Pasqualina a puliziare tutto, due volte al giorno. Poi è asciutta, non c’è umido ed è fresca, perchè sta esposta a nord, d’estate sembra di avere l’aria condizionata. Certo non è ambiente degno per una bella Signora di classe come Voi, ma tanto Vi dovete fermare qua solo pochi giorni, fidateVi
[speriamo, Filo, speriamo… ]
Ma no, fidateVi, solo pochi giorni… L’avvocato Vostro è bravissimo, lo conosciamo bene, quello Vi tira fuori subito… e poi mica è morto quell'infame di Vostro Marito… un buco in pancia e qualche giorno in ospedale, che sarà mai… mò perche lui è un uomo politico Vi hanno voluto mettere dentro per farsi belle, la piemme e la gipp, per l’opinione pubblica, per far vedere che loro non guardano in faccia a nessuno… e poi Vi hanno rinchiusa per invidia di femmine, credetemi, perchè loro sono scorfane e Voi siete tanto bella… ma non c’erano gli estremi per il tentato, casomai è eccesso di legittima… Quello Vi aggrediva…I domiciliari Vi dovevano dare, i domiciliari, magari a casa di Vostri parenti, ma non Vi dovevano mandare quà, queste cose un pò le sappiamo pure noi, siamo pratiche…
Mica volevate fuggire, no ? E poi tutta la gente sta dalla Vostra parte, fuori e qua dentro, le detenute e pure e guardie… Avete fatto benissimo…Se lo meritava, l’infamone, scusate il termine…
[ho fatto un casino… adesso mi toglieranno i bambini…]
Ma che dite ? Ma non Vi tolgono niente, Signora Ludovica, state tranquilla, non chiagnete…
[sono disperata…]
Signò, io lo capisco, è giusto chiagnere, però state tranquilla, non ve le tolgono e creature… quello, l’avvocato Vostro, ricorre subito al Riesame, dimostra la legittima difesa, dimostra che l’infamone Vi stava per colpire… lasciate fare all’avvocato… per una cosa così non si tolgono e creature… Voi ne uscite pulita, pulitissima. Io non ho avuto o problema, perchè i figli miei erano maggiorenni… mi hanno dato il 73 e il 74, quindici anni definitivi, per un piccolo commercio di niente con la Colombia, cose e’ pazzi… Alla nostra Pasqualina li hanno tolti, è vero, però lei ha mozzato il pene al suocero e poi l’ha sbudellato come un capretto…
[chillo ha fatto e’ brutte cose ai piccirelli miei]
O sappiamo, Pasqualina, e hai fatto benissimo, brava, brava, brava, e criature non si toccano, sì stata bravissima, chillo si meritava e morì, sempre te l’ho detto e sempre te lo ripeterò… Bra-va ! Tutti qua dentro ti rispettano proprio perchè hai fatto a’ cosa giusta…
[non si toccano e criature]
Pasqualì, o sappiamo, mò statti zitta, che la Signora Ludovica finisce il caffè e poi si riposa un po’. Spegni sta’ cazzo di tivvù e comincia a preparare una buona cena, in onore della Signora
#3 [dopo cena, raccomandazioni, Paradiso e Inferno]
Signò, avete gradito la cena ? Pasqualina Vi ha preparato la sua specialità: pasta, patate e provola…
[Ma era squisita, squisitissima, nemmeno al ristorante ho mai mangiato una pasta così buona…]
Hai visto, Pasqualì, che bel complimento ti ha fatto la Signora Ludovica ? Ringrazia !
[Grazie, Signora Ludovica, grazie che Vi è piaciuta a pasta]
Eh, Signò, Pasqualina è una ragazzona di campagna, all’antica, è semplice, ingenua, magari un po’ primitiva, però sana, forte, lavoratrice, peccato il sovrappeso… quella ci soffre qua dentro, chissà cosa darebbe per andare a faticare nei campi, la campagna è il mondo suo…
[Ci soffro qua dentro…]
Pasqualì, mò statti zitta, lava i piatti, rassetta tutto e guarda la tivvù, che io devo parlare un po’ con la Signora Ludovica
[Va bene, Filo]
Signò, ci conosciamo da poche ore ma già mi sembra di conoscerVi da sempre e già mi sono affezionata a Voi, ma molto affezionata…
[Anche per me è così, sento che ho trovato una nuova amica…]
Appunto, Signò, appunto. Però, proprio perchè Vi sono amica, Vi debbo parlare chiaramente e apertamente. Voi siete una autentica Signora, siete bella, anzi bellissima, siete bionda, siete magra, siete settentrionale, siete ricca, appartenete ad una famiglia potente e rispettata, vivete in mondo dorato, un mondo splendido, un mondo di bella gente elegante, di gioielli, di bei vestiti, di belle macchine, di feste, di divertimenti… Voi vivete in un piccolo Paradiso… Invece questo è un piccolo Inferno… Voi siete l’angelo che casca giù dal Paradiso e finisce all’Inferno… Questo non è posto per Voi…
[Mio Dio…]
Non prendete paura… Datemi la mano ! Io non lo so se l’avvocato Vostro ha avuto il tempo di spiegarVi qualcosa su questo posto. Questo è un piccolo Inferno, non lo nego, è un mondo a parte, un modo di sofferenza e disperazione… Qui ci sta tanta brava gente, ci sta gente come Pasqualina, ci stanno persone ingiustamente condannate come a me, ma ci sta anche gente malamente, molto malamente… questo Inferno ha le sue regole e le sue leggi, è un mondo duro, spietato, o chiù forte si mangia o chiù debole… però ci si può vivere anche bene, l’importante è capire una cosa…
[Che cosa ?]
che avete bisogno di protezione
[Protezione…]
Qua dentro non potete stare per conto Vostro, da sola… perché una bella donna come Voi, una autentica Signora di classe, qua dentro è come un marziano, un extraterrestre… per cui suscita curiosità… suscita tanta curiosità… suscita invidia, suscita gelosie… suscita odio di classe, perchè i poveri odiano ai ricchi… Una femmina come Voi suscita una curiosità che diventa interesse morboso, suscita voglie strane, perverse…
[Ma che vuol dire ?]
… che vuol dire ? che siete un bel bocconcino… e tante se lo vorrebbero pappare…
[In che senso pappare ?]
… Signò, vi si fonno fà… è più chiaro accusì ?
[Noooo]
Mò avete capito, finalmente. Qua dentro funziona così. Vi vogliono fare la festa, Ludovì. Voi suscitate libidine. Però…
[Però ?]
Mò Voi tenete un’amica, anzi due amiche, la qui presente Filo e Pasqualina. Due amiche fedeli che conoscono bene questo mondo e si sanno far rispettare. Voi, da quando siete entrata in questa cella 23, godete della mia protezione ufficiale, io e Pasqualina siamo le Vostre bodiguardie… Faremo girare la voce… Voi siete amica mia, appartenete al mio gruppo. Nessuna Vi dovrà mai toccare, nessuna Vi dovrà mai mancare di rispetto. Modestamente io ho una certa reputazione, sono anni che vivo dentro, ho le mie fedeli, mi sono organizzata, mi so difendere, non ho paura degli altri clan, non ho paura delle siciliane, non ho paura delle calabresi, non ho paura delle forestiere, non ho paura delle delle tossiche… Non ho paura delle guardie… Non ho paura di nessuna…
[Grazie, grazie, non ho parole… Come posso sdebitarmi ?]
Ma che sdebitare… Che dite ? Siamo amiche o no ? Una raccomandazione importantissima. Non dovete mai girare da sola, mai. Ripeto: mai. Sempre accompagnata o da me o da Pasqualina o da tutte e due. Mai da sola. Mai. Nemmeno in Parlatorio o in Infermeria. Manco alla Messa. Mai. Specie quando andate alla doccia, mai da sola. Poi non dovete dare confidenza a nessuna, mai. Buongiorno e buonasera e stop. Gentile, educata, ma molto riservata. Eventualmente Vi diremo poi noi di chi Vi potete fidare, Vi diremo con chi potete parlare e con chi no. Con calma Vi facciamo conoscere tutto l’ambiente… E’ tutto chiaro ?
[Sì, sì, chiarissimo, grazie ancora, Filo]
Un’altra cosa importantissima. Tutto quello che succede nel carcere, resta nel carcere. Qualunque cosa succede, qualunque cosa vedete, Voi non avete visto niente, Voi non sapete niente, Voi dimenticate subito. Pure se vedete due che si ammazzano davanti agli occhi Vostri, Voi non avete visto niente, Voi non Vi siete accorta di niente…
[Ok, è chiaro, ho capito, certo...]
#4 [la prima notte]
Signora Ludovica ? Signò ? Ma non dormite ? E’ tardi assai…
[Non riesco a chiudere occhio…]
Signò, forse Vi dà fastidio Pasqualina che russa ?
[No, no, povera Pasqualina, lei non c’entra, sono i pensieri, le preoccupazioni…]
Eh, lo so, lo so bene, i primi giorni sono sempre così… Non Vi ha fatto effetto la pinnola che Vi ho dato dopo cena ?
[No, come acqua fresca, nessun effetto]
Mannaggia Signora Ludovica, mi dispiace assai, dovete riposare, sennò domani state stordita tutto il giorno… Però… ho un metodo per farVi rilassare e prendere sonno…
[Che metodo ? Conto le pecore ?]
Ma no, ma quali pecore… Io sono fisioterapista quasi diplomata, mi mancavano due anni... mò Vi faccio un massaggio rilassante che vi toglie la tensione… un massaggio infallibile, che mi ha imparato una Professoressa della scuola fisioterapisti… Mò vengo vicino alla branda Vostra
[Grazie, Filo, sei troppo gentile]
Eccomi Signora Ludovica… Allora, per prima cosa dovete toglierVi questa tuta, se no non si può fare il massaggio.
[Ok, Filo me la tolgo]
Signò, Vi dovete togliere tutto, però, proprio tutto, anche le mutandina, anche le calzine, sennò il massaggio non esce bene…
[Cioè, devo togliere proprio tutto ?]
Signò, dovete restare nuda, totale nuda. E’ la regola. Che Vi vergognate ? Siamo fra donne…
[No, no, Filo, mi tolgo tutto]
Bene, brava a Signora Ludovica. Mò stendetevi a pancia sotto, che cominciamo il massaggio. Ecco, lo sentite come sono tirati i muscoli del collo e delle spalle ? Sono un blocco di legno… Come volevate dormire con questa tiratura di muscoli ? Mò questo blocco lo sciogliamo, piano piano, con il massaggio.
[Che mani delicate hai, Filo…]
E Voi che pelle avete, Signò, morbidissima, sembra velluto, anzi seta… Non voglio essere indiscreta, ma quanti anni tenete ?
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Ma avete la pelle di una bambina, incredibile… Avete un corpo da favola… Avete un corpo che vale oro, un corpo da cinquemila euro a botta
[Cosa ?]
No, niente, riflessioni mie, non Vi date pensiero. Mò giratevi, pancia all’aria. Bene, brava. Voglio le braccia lunghe lungo il corpo, chiudete gli occhi e non pensate a niente. Rilassatevi… Mmmh che tettine piccole e sode… Senti, senti… E i capezzoli, duri come diamanti… mai visto niente di simile
[Filo, mi sento un po' a disagio…]
Ludovica, lasciami fare, statti zitta, che rovini l’atmosfera del massaggio… Lasciami fare che so quello che faccio… Queste carezze fanno parte del massaggio… Piano piano arriviamo all’ombelico e poi…
[Filo, per favore, credo che possa bastare così]
Ludovì, non mi cacare il cazzo. Lasciami fare il massaggio come si deve. Ecco qua, sentiamo la fessa di Ludovica… Ma è morbidissima, tiene pochi peli, è come quella di una ragazzina…
[Filo, ti prego…]
Ma senti che fessa che tiene a Ludovica. E’ la fessa di una verginella… Un dito fa fatica ad entrare… Ma che quell’infame di tuo marito non ti scopava a dovere ? Ma tiene un cazzillo a matita no ? Ti penetrava o no, Ludovì ? Eppure hai fatto due figli…
[Filo, basta, per favore]
Basta lo dico io, Ludovì, adesso comando io e non mi devi disturbare. Rispondi alla domanda che ti ho fatto: ti penetrava o no, l’Infame ?
[è tanto tempo che non mi cercava più...]
Mò voglio entrare col dito nella tua fessa… Non stringere le gambe, checcazzo… Mmmhh ti stai bagnando tutta Ludovì… E lo sai perchè ?
[Basta, per favore]
Perchè sei una zoccola, Ludovì… Di giorno sei la Signora Ludovica, la gran dama, ma di notte sei una zoccola, sei la mia zoccola…
[Stai esagerando, Filo, però]
No, non sto esagerando, Ludovì. Preferisci, essere la zoccola mia, oppure vuoi che ti faccia cambiare cella ? Vuoi andare in mezzo alle forestiere ? Lo sai cosa ti fanno quelle ? Ti sfondano col manico della scopa, avanti e dietro. Oppure vuoi andare dalle tossiche, che ti passano qualche malattia ? Eh, zoccola, cosa preferisci ??
Rispondi, troia !
[Ma basta,,,]
Lo sai che ho fatto fuoco e fiamme per farti assegnare alla mia cella ? L’ho fatto per aiutarti, per darti una scians di salvezza… Ma ci metto un minuto a farti cambiare cella… Un minuto, Ludovì. Vuoi cambiare cella, domani mattina, Ludovì ?
[No, no, però basta, per favore]
Stai zitta e non farmi incazzare. Continuiamo l’esplorazione. Guarda, guarda, due dita fanno molta fatica a trasire… Ce l’hai proprio stretta, come piace a me…
[Mi fai male…]
Ma no, ti faccio bene… Sei tutta bagnata, mò due dita cominciano ad entrare meglio, ecco qua, ecco qua, un po’ avanti e un po’ indietro, un po’ avanti e un po’ indietro, mi senti entrare, Ludovì ? Rispondi !
[Sì]
E ti piace che entro dentro di te ? Rispondi !
[…]
Rispondi o cambi cella !
[Sì]
Eh no, devi rispondere meglio, devi rispondere: “sì, mi piace perchè sono la tua zoccola”. Avanti, non farmi incazzare.
[Si… mi piace… perchè… sono… la tua… zccl]
Non ho sentito bene, devi dire bene, voglio sentire che lo dici bene
[Sì… mia piace, perchè sono… la tua zoccola]
Brava Ludovì, brava. Vedrai, fra qualche giorno nella tua fessa ci entrerò con tutta la mia mano… tutta la mia mano dentro di te… ti piace l'idea ?
[...]
Rispondì bene, mi fai incazzare quando fai così, a’ preziusa
[Sì, mi piace]
devi dire bene, devi dire bene… Sì, mi piace perchè sono…
[...sono la tua zoccola]
Brava Ludovì, adesso queste due dita, il mio dito indice e il mio dito medio, che sono entrati nella tua fessa, li prendi in bocca e li succhi… Apri la bocca, su… Così, così, zoccola, adesso succhia, succhia bene, voglio sentire la saliva che esce dalla bocca… succhia… Brava Ludovica, hai capito come funzionano le cose qua dentro. Adesso ti lecco ‘a fessa. Allarga ‘e cosce !
[…]
Allarga bene, impegnati ! Allarga, di più ! Spostati un po’, dai… Ecco così va bene… Mmhhh che buon sapore ha la tua fessa, è profumata, mmhhh, è dolce come una fetta di pastiera... una fessa così non l’avevo mai leccata, ci passerei tutta la notte…
[…]
Mò baciami, che devi sentire il sapore della tua medesima fessa… Baciami bene, veloce !
[...]
Sù, mettici più impegno, muovi quella cazzo di lingua, non sai manco limonare… Ti dobbiamo proprio svezzare per bene… Fessa, bocca e buco del culo… un po’ per volta… apriamo tutte cose… Sei contenta, Ludovì ? Hai goduto ?
[S-si]
Eh, eh, eh ! Dire bene…
[Si, perchè sono la tua zoccola]
Mò basta che sono stanca e voglio andare a dormire… Riprenderemo il discorso domani sera… Ricordati bene. Di giorno sarai la Signora Ludovica, servita, riverita e protetta, mentre la notte, ogni notte, ti trasmuterai nella… nella…
[Tua zoccola…]
Buona notte, Ludovì sogni d’oro.
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